Una volta svolta la sua funzione di Torre difensiva, questa venne affittata, comprata e venduta da vari personaggi storici che ne fecero svariati usi. Nel 1654 la Torre e il terreno circostante ad essa venne acquistato dalla famiglia Canal di S. Barnaba, antica stirpe veneziana. Ad un membro di questa illustre famiglia va ascritto un delitto atroce: l’uccisione della moglie incinta del quinto figlio; tale fatto di sangue, forse non avvenuto nella torre, diede però alla struttura il lugubre epiteto di “Torre del Diavolo”. Nel 1813 il terreno venne venduto dalla famiglia Canal all’avvocato Antonio Piazza che prese in affitto anche i terreni più a nord con orto e vigneto. Si realizzò così il grande sogno di questo amante della storia: la Torre e il Bastione divennero luogo privilegiato per la raccolta di iscrizioni antiche, quadri, reperti e statue che dovevano ricordare il grande giardino della mitica Arcadia. Nel 1909 l’area divenne proprietà di Monsignor Luigi Pellizzo, giornalista e fondatore della “Difesa del Popolo” fino a dopo la Prima guerra mondiale quando passò alla società “Egidio Forcellini” per poi finire acquistata dal comune di Padova nel 1938 e venduta, in pochi mesi, alla famiglia Montesi Sgaravatti che vi fece costruire la propria residenza su progetto dell’architetto razionalista Francesco Mansutti.